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    Rocca Maggiore  

La Rocca è ubicata nel punto più elevato del colle, protetta da un possente antemurale di pianta trapezoidale munito di feritoie e piombatoi, rafforzato agli angoli da torri. All'interno è un cassero dominato da un imponente maschio. Verso il monte si estende il campo trincerato, adibito in antico ad esercitazioni militari, che termina con due bertesche. Qui si innestano le mura della città, che discendono lungo il colle per risalire verso Porta Perlici e la Rocchicciola. Isolata verso occidente è una torre dodecagonale a due ordini, con gli stemmi di Pio II (1460) e dei maestri comancini autori dell'opera, unita al castello da una grandiosa muraglia. Dalla torre riprendono le mura urbiche, che costeggiano il crinale del colle fino a porta S. Giacomo.

Attraverso una porta a ridosso del bastione circolare, si entra nel campo trincerato. L'accesso alla fortezza è sotto una torre, un tempo munita di ponte levatoio e doppia saracinesca, sorretta da una scarpata e coronata da beccatelli con piombatoi. Sulla cortina sono murati gli stemmi di Urbano V, dello Stato della Chiesa, del cardinal Albanese, del Cardinale Albornoz e della famiglia Boncompagni, abrasi nei moti anticlericali del 1848. Per un passaggio coperto si accede ad una corte che gira intorno al cassero, una costruzione di pianta quadrata a due piani, su cui si innesta il maschio. L'ingresso è nel lato sud, attraverso un portale a saracinesca che immette in una angusta corte. A sinistra erano alcuni ambienti di servizio, la dispensa, la cucina e un salone per la mensa.

I dormitori della truppa erano al piano superiore, raggiungibili da una scala scoperta. Attraverso un ponte di legno, un tempo mobile, si entra nel maschio, diviso in cinque sale sovrapposte collegate da una ripida scala a chiocciola. L'ultima sala, oramai priva di copertura, fungeva da abitazione del castellano; affacciandosi alle tre ampie finestre si gode la più bella veduta del territorio assisano.

La torre poligonale è raggiungibile per un lungo camminamento munito di feritoie e per una buia scala a chiocciola. Dalla sommità si ha una splendida veduta della Basilica di S.Francesco.

Testi Gentilmente offerti da: Editrice Minerva Assisi